Siamo una rete di oltre 40 associazioni unite per promuovere la mobilità dolce e il rilancio dei territori in Italia

Way of life

Anche le Istituzioni, i Comuni, le Regioni ed anche il Parlamento sono diventati più attenti e sensibili a questo tema. Si sta affermando l’idea che il viaggio lento da vivere non è solo uno spostamento per arrivare a destinazione, ma una way of life di riconquistare, un modo di godersi il tempo libero, la bellezza dei piccoli borghi, il buon cibo a chilometro zero, per incontrare la vitalità delle comunità locali, per apprezzare il silenzio e l’aria pulita, per curare il proprio corpo ed il proprio benessere, per dare valore al tempo.

Una questione culturale

Per questo ci impegniamo per allargare la cultura della mobilità dolce e del viaggio slow, impegnandoci di fare adottare nella pianificazione territoriale e nelle politiche nazionali il rispetto, la conoscenza e la fruizione del paesaggio storico.

Ferrovie turistiche e sospese o dismesse da riaprire al servizio, greenways nate da ferrovie dismesse e abbandonate, crescita dei percorsi ciclabili e pedonali lungo strade bianche, argini, canali e strade dismesse, promozione dei cammini e sentieri naturalistici, vie d’acqua da attraversare senza motore, costruiamo un atlante della mobilità dolce che recuperi e restituisca ai territori e alla contemporaneità queste infrastrutture storiche e strategiche del paesaggio, per costruire una mobilità migliore per i territori.

Ci spendiamo perché sia possibile l’integrazione e l’intermodalità tra tutte queste opportunità di viaggio e di fruizione attiva, per riattivare dinamiche di progettazione partecipata del territorio e del paesaggio nelle tante comunità e borghi di cui è fatta la bellezza italiana.

Questi percorsi di mobilità dolce infatti interessano e sono parte dell’identità di molte aree interne a bassa densità costituendo anche un volano per il turismo, l’artigianato, i beni storici ed i piccoli borghi italiani, la natura ed i parchi: sono quindi anche una opportunità di crescita e un modo concreto per evitare l’abbandono del territorio e contrastare il dissesto idrogeologico del paese.