Il Cammino delle Terre Mutate da Fabriano a L’Aquila

Il Cammino delle Terre Mutate da Fabriano a L’Aquila

1024 768 Alessandra Bonfanti

Oltre 250 km di cammino nel cuore dell’Appennino  attraversando le quattro regioni del centro Italia colpite dal sisma del 2016

Consigliato da: FederTrek

Il Cammino nelle Terre Mutate può essere definito, senza timore, il primo itinerario escursionistico solidale d’Italia. Un viaggio da Fabriano a L’Aquila, lungo il sistema di faglie che dal 1997 al 2016/2017 hanno sconvolto e “mutato” l’Appennino Centrale.

E’ un cammino compreso all’interno di due tra i più importanti parchi nazionali italiani: il Parco Nazionale dei monti Sibillini e il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei monti della Laga.

Territori che hanno conosciuto la violenza dei terremoti e la tragedia umana, e che ora affrontano la lunga e dura fatica della ricostruzione: sono rimaste le macerie da una parte e l’incontaminata bellezza dei paesaggi, delle montagne dei nostri amati Appennini, dall’altra.

E’ importantissimo che “… le persone vedano con i propri occhi la situazione… solo chi si immerge in queste strade, in queste situazioni può capire la realtà delle cose..”.

Ed è questo il primo dono che riceve chi affronta questo cammino, negli inevitabili scambi, nelle relazioni con chi è rimasto nei territori, quello di acquisire una nuova consapevolezza e di poter manifestare una concreta vicinanza con le persone che hanno visto la propria vita sconvolta dal terremoto.

Quello nelle Terre Mutate è un viaggio esperienziale dal quale è impossibile non tornare, a propria volta, “mutati”.

Questo è un cammino da affrontare “con delicata attenzione , per non disturbare” e incontrare chi è rimasto a lottare per la rinascita del proprio territorio, puntando su un turismo dolce e rispettoso dell’ambiente e impedire che il silenzio e la disattenzione coprano queste terre di una coltre di indifferenza.

Questo cammino si svolge lungo la dorsale appenninica e attraversa ben quattro regioni (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo).
Nelle prime tappe da Fabriano a Camerino, tra le campagne marchigiane l’altitudine varia tra i 300 e gli 800 m. si incontra un clima solitamente mite per poi ritrovarsi, entrando a Fiastra nel parco dei Monti Sibillini, in vere e proprie tappe di montagna, dove si sfiorano i 1600 m. con temperature che possono diventare davvero dure, in inverno.

Il Cammino parte da Fabriano, città della carta, della pittura del Gentile e della spiritualità che precede il francescanesimo per poi passare per l’arte di Matelica e Camerino, una delle Università più antiche della Penisola, ed entrare da Fiastra nel parco dei Monti Sibillini.

Da qui prosegue nell’Appennino delle alte vette che nulla hanno da invidiare alle Alpi. L’altopiano di Macereto, i borghi di montagna di Ussita e Visso, all’ombra del monte Bove, sono parte di quel tratto della famosa “ spina dorsale del Paese” che vive del contrasto tra la bellezza della natura e centri ricchi di storia, di fascino e suggestioni.

Da Norcia, oggi crocevia di cammini, si sale fino all’incanto dell’altopiano di Castelluccio e si prosegue fino ad Arquata il comune che appartiene ad entrambi i parchi nazionali.

Dalle Marche si entra nel Lazio, ad Accumoli, si attraversa il fiume Tronto e si risale alla conca di Amatrice. Sono i luoghi in cui la distruzione del terremoto è stata massima.

Si entra nel territorio del secondo parco nazionale attraversato dal Cammino quello del Gran Sasso – Monti della Laga. Dal Lazio all’Abruzzo: da Amatrice si passa per Campotosto con l’omonimo incantevole lago e da qui si raggiunge il Capoluogo abruzzese.

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